I nostri progetti vanno avanti....GOCCIA A GOCCIA
I nostri progetti vanno avanti....GOCCIA A GOCCIA
 

I nostri progetti

Tra le tante attività del Centro Wend Daabo ogni estate proponiamo uno stage di musica nel mese di Agosto per accogliere e intrattenere tutti i bambini dei villaggi limitrofi per dare loro momenti di svago e gioia al di la della scuola.

Di seguito solo alcuni dei momenti condivisi durante questa esperienza in musica incredibile!

 

 

 

 

 

Tra gli ultimi progetti realizzati nel 2022/2024 grazie al supporto prezioso e costante de "La Fondazione PROSOLIDAR" stiamo terminando la costruzione del secondo blocco delle classi della scuola primaria del Centro Wend Daabo a Ziniare per accogliere sempre piu numerosi i bambini dei villaggi intorno al nostro centro e dare loro la possibilità di frequentare la scuola.

Il progetto si propone di ampliare l'offerta formativa, scuola materna, per i bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni con la costruzione di due complessi scolastici di tre aule e una sala mensa per circa 128 posti.

Il progetto prevede inoltre l'acquisto dei materialinecessari al funzionamento della scuola, dai banchi, alle attrezzatuere (lavagne, armadietti) e degli uffici (scrivanie, tavoli, cassettiere e compiuter).

La scuola sarà costruita sullo stesso terreno ove è gia operativa la scuola materna ed é esistente l'orfanantrofio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Centro Wen Daabo, in lingua locale vuol dire La volontà di Dio, nasce nel 2019 grazie ad un bambino malato che mi e stato portato ad un mese e tre giorni di vita, rimasto orfano di madre dopo pochi giorni dalla sua nascita.

Allora mi sono chiesta perche salvarne uno solo quando potremmo fare di piu per molti? Costruiamo quindi una grande casa per poter accogliere i tanti bambini  come lui che restano orfani.

Nasce cosi il centro Wen Daabo.

 

Il progetto finanziato per gran parte grazie a "La Fondazione Prosolidar"  e con il partenariato  della C.E.I., prevede la realizzazione di una struttura abitativa capace di accogliere un numero tra i 40/50 bambini nel comune di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso.

 

Il progetto include: servizi igienici, casa alloggio per le nutrici, casa alloggio per i volontari assistenti, casa alloggio per donne anziane sole del villaggio che s'integreranno nella struttura e nei rapporti con gli orfani accolti.

E stata realizzata anche, per la sostenibilità del progetto, una boulangerie che sarà utile per tutto il villaggio e i suoi dintorni.

 

Un grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto, i loro nomi sono scolpiti nel cuore e sono scritti in cielo.

Noi abbiamo scelto di costruire muri per accogliere e non per dividere.

Dio sia lodato, ora e sempre.

 

Paola Garbini Siani

 

 

a seguire link con Video del Centro Wen Daabo

 

https://youtu.be/47EsGoMH5Q0

 

 

 

NOSTRI PROGETTI VANNO AVANTI...GOCCIA A GOCCIA!!!

 

Ancora una voltauna data importante vissuta nella pienezza della gioia, la nostra Prisca, con la lode e i complimenti di tutta la giuria, si è laureata in medicina....grazie Prisca ti seguiremo

 

 

 

 

 

..8 settembre 2017..........alla presenza del responsabile della cooperazione italiana....dott Bruno Gennaro Gentile...della console d'Italia signora Halina Giglio.....della presidente dell' associazione yelmanj....signora Blandine Sankara del naaba del villaggio di Ziniarè....e tanti amici cari intorno a noi......don Paolo il nostro benamato parroco....ha benedetto solennemente la posa della prima pietra.....inizio del nuovo progetto per la realizzazione dell' orfanotrofio wend dabo.....in lingua locale vuol dire ...dio ti ha scelto.........momenti di forte emozioni e canti di gioia e di lode hanno profondamente segnato tutti i presenti.....nel cuore di tutti......la speranza di veder l´opera realizzata al più presto.....!!!!!!!!!....anche il piccolo Noel Francois il primo promotore dell'opera si é impegnato seriamente per la costruzione!!

A seguire troverete il racconto di una persona speciale, una nostra volontaria che e venuta a trovarci in Burkina Faso....Federica Loredan, grazie per le tue parole e per la tua presenza tra noi!!

 

 

Pensieri di Viaggio – Burkina Faso 2017

23 agosto 2017

Parto da un’Italia in cui ogni giorno i titoli di giornale raccontano di frontiere che si chiudono e muri invisibili che si innalzano. Un’Italia in cui ci si chiede scusa sfiorandosi sul bus, perché il contatto con l’estraneo dà fastidio.

Arrivo in un’Africa dove la porta di casa resta aperta tutto il giorno. Tutti sono i benvenuti e l’accoglienza è la regola non l’eccezione.

Paola opera in Burkina da tanti anni: “Sono un’africana dalla pelle bianca – le ho sentito dire molte volte – ho due patrie, due passaporti e per questo mi sento ricchissima.“ Le hanno dato la nazionalità onoraria, riconoscendole l’importanza delle sue opere sul territorio. Qui tutti la chiamano Mamma e delle donne africane ha la forza, il coraggio, la resilienza. In casa è l’ultima ad andare a dormire e la prima a svegliarsi. Un sorriso energico illumina il suo viso radioso e anche solo standole vicino senti che puoi fare più di così, qualunque cosa tu stia facendo.

 

Dalla mattina alla sera ci sono visite. Chi entra per un caffè – una delle pratiche italianissime e irrinunciabili a cui Paola ha abituato i suoi cari laggiù – chi entra per un saluto. Chi per ritirare il contributo per la retta scolastica. Poi ci sono i giorni in cui chi bussa è l’Assistenza Sociale per chiederle di prendere in carico dei bambini orfani o direttamente qualcuno le lascia davanti alla porta di casa una scatola con un neonato. L’emergenza è uno stato quotidiano, quando si sparge la voce che tu aiuti concretamente chi ha bisogno e proprio recentemente Paola è stata invitata fino al confine col Niger, in un piccolo villaggio vicino a Dori dove le donne, stanche di morire dando la vita, stanche di partorire in condizioni terribili di igiene ed assistenza, la implorano per un aiuto.

 

Il nuovo progetto

Tre anni fa Paola si è trovata tra le braccia il piccolo Aziz Noel, neonato di un mese e 3 giorni, rimasto orfano e lo ha adottato. Da qui è nato il desiderio di dare a molti altri bimbi la stessa opportunità ed ha cominciato a prendere consistenza l’idea del progetto di Ziniaré: un complesso che comprende orfanotrofio, casa delle nutrici, infermeria, panificio, orto e scuola. IMG-20170801-WA0002

Il valore aggiunto è l’interazione con il villaggio: orto e panificio serviranno al fabbisogno locale. Il pozzo di acqua potabile rifornirà la struttura ma gli abitanti della zona vi avranno accesso. E la cosa più importante: l’inclusione di un’altra fascia debole della comunità. Verranno ospitate in questa struttura anche le nonne, donne anziane rimaste sole, per avere accoglienza, ma anche per condividere il loro sapere, passare le loro conoscenze ai piccoli, affinché le tradizioni non vadano perse e i bimbi non crescano sradicati.

Sono moltissimi e svariati i progetti che l’Associazione di Paola ha portato a termine nel corso di 15 anni di attività sul territorio:

-orfanotrofi

-scuola per bambini sordi (dalle elementari all’avviamento professionale)

- pozzi di acqua potabile

- scuola e internato per le ragazze (per contrastare i matrimoni precoci e consentire loro un’istruzione e un’autonomia professionale).

- borse di studio (per accompagnare all’università i più meritevoli)

- adozioni a distanza (per garantire sostentamento e istruzione)

Per conoscere da vicino il loro operato e come sostenerli visitate www.lagocciaonlus.org

 

Partire dal Burkina è stato uno strappo.

Ho conosciuto la difficoltà, ma ho capito quanto è grande il disegno divino. Tutto ha un senso ed ogni cosa ha il suo tempo.

Ero straniera e sono stata accolta come una figlia.

Ho dato il poco aiuto che ero capace di dare e ho ricevuto doni e riconoscenza.

Mi sono sentita ricchissima. Sono rientrata ancora una volta con l’idea chiara di avere il dovere di mettere a frutto i talenti e le opportunità che mi sono state concesse. Non posso sedermi.

Voglio vivere intensamente e con coscienza anche qui.

Tengo vivo il collegamento, mi preparo per tornare lì presto, Inshallah.

Non dimentico.

Grazie

 

 

 

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